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Conferma dalla Cassazione: le presunzioni fiscali sui prelievi dei professionisti sono ingiustificate. Sentenza n. 12021 del 10 giugno 2015

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Conferma dalla Cassazione: le presunzioni fiscali sui prelievi dei professionisti sono ingiustificate
La Suprema Corte continua a confermare quanto già stabilito dalla recente giurisprudenza (prima per tutte la nota sentenza della Corte Costituzionale). La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12021 del 10 giugno 2015, ha confermato nuovamente l’interpretazione favorevole ai professionisti, questa volta in relazione alle indagini finanziarie espletate dal Fisco nei confronti di un amministratore di condominio.

L'avviso di accertamento emesso nei confronti di un possessore di reddito di lavoro autonomo (nella specie, amministratore di condominio) fondato sui prelevamenti bancari non giustificati non può ritenersi legittimo, in applicazione della sentenza Corte Cost. 6.10.2014 n. 228.
In tale pronuncia, infatti, è stato dichiarato incostituzionale l'art. 32 del DPR 600/73, nella parte in cui contempla la menzionata presunzione per i possessori di reddito lavoro autonomo, siccome è irrazionale presumere che da un prelevamento il contribuente abbia acquistato merce destinata alla successiva rivendita in evasione d'imposta.

Allegati:
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