Pagamenti PA sopra 5.000 euro: dal 1° marzo scattano i controlli
Pagamenti PA sopra 5.000 euro: dal 1° marzo scattano i controlli
Scende a 5.000 euro la soglia per il blocco dei pagamenti, da parte degli enti della Pubblica amministrazione, nei confronti dei soggetti che hanno debiti fiscali. L’abbassamento della soglia a partire dal 1° marzo è stato previsto dalla legge di Bilancio 2018. Viene, inoltre, prolungato, a partire dalla stessa data, il periodo di sospensione del pagamento degli importi: si passa da 30 a 60 giorni. Al fine di garantire un margine più ampio di manovra all’agente della riscossione.
La disciplina relativa alla riscossione in materia di imposte sul reddito prevede che gli enti della Pubblica amministrazione, nell’ipotesi in cui debbano procedere con pagamenti nei confronti di un soggetto in misura eccedente una determinata soglia, debbano inoltrare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate-Riscossione per verificare se tale soggetto abbia debiti di carattere fiscale.
In caso affermativo (l’agente della riscossione deve fornire una risposta entro il termine di cinque giorni decorrenti dalla ricezione della richiesta), il pagamento viene momentaneamente sospeso (fino alla concorrenza dell’ammontare del debito) al fine di consentire all’agente della riscossione di procedere con la notifica di un atto di pignoramento di crediti presso terzi.
Diversamente la PA può procedere con il versamento delle somme.